sabato 17 luglio 2010

Giugno 2010. Domenica 5. Sui Magistrati.

La tua professione è soddisfacimento di desiderio inconscio di potere? Oppure è solo un business? 
Sei un saggio o un furbetto? 
C'è un modo etico di esercitare il tuo ruolo nella società che tenga conto delle nuove conoscenze in merito al MODO DI FUNZIONARE degli esseri umani?
Negli ultimi 19 anni ho passato, per questioni personali di giustizia, parecchio del mio tempo con molti tuoi colleghi Magistrati. Prima ne conoscevo indirettamente alcuni o perché genitori di ex compagni di scuola o perché, ai tempi dell'università, viaggiavo a volte nello stesso scompartimento del treno con personale del Ministero di Grazia e Giustizia. Culture CONTRO allora. La rigorosità imposta dai miei studi in ingegneria e la passione per gli aspetti filosofici della fisica, che insegnavo, e della epistemologia, sulla quale facevo ricerca, parevano in forte contrapposizione con i presupposti del ragionamento giuridico. La mancanza di qualsiasi metrica e la totale assenza del concetto di tolleranza nella attribuzione dei presupposti ad un caso unite alla assenza, a quel tempo, di CONOSCENZA in merito al  MODO DI FUNZIONARE degli esseri umani, del loro modo di evolvere, del loro modo di apprendere rendevano distanti i due SAPERI. 
Inoltre le letture liceali mi avevano consolidato una porzione di mappa poco edificante per la tua categoria.
Negli anni 80 ero all'apice della carriera nel Pubblico Impiego. Come Dirigente, sovraordinato alla struttura incaricata di COSTRUIRE BANCHE DATI e automatizzare il maggior numero possibile di PROCESSI ripetitivi, avevo cominciato a distinguere fra i SISTEMI di COSE INANIMATE ed i SISTEMI nei quali sono presenti COSE ANIMATE
Avevo messo in una scatola tutti gli oggetti del PLEROMA e ne conoscevo le Leggi di comportamento. Mi interessavano però di più gli oggetti di un'altra scatola: della scatola nella quale ci avevo messo l'ameba, il granchio, il cavallo, l'essere umano, il consiglio comunale, il Parlamento, il sistema sanitario, etc... Mi interessavano le Leggi di comportamento delle entità di questa seconda scatola. Mi interessava come funzionano, evolvono ed apprendono gli elementi di questa seconda scatola. Mi interessava come progettare e scrivere una norma, una legge, un regolamento che tenessero conto del modo di funzionare degli esseri umani. Mi interessava sapere se a questi ultimi "oggetti animati" o "entità autopoietiche" potevo applicare le leggi ed i modelli che sapevo valere per gli oggetti della prima scatola: legge di conservazione della energia, modello di feedback, etc...
Dovevo acquisire conoscenze sul funzionamento degli oggetti della scatola e sui presupposti da assumere per costruire modelli utili allo studio di



SISTEMI COMPLESSI AUTOPOIETICI


Mi interessava sapere se ne era possibile IL CONTROLLO e se se ne poteva influenzare lo SVILUPPO.
I tempi erano maturi per una più diffusa consapevolezza sui temi dei sistemi autopoietici (dei sistemi con componenti viventi), dei sistemi complessi, del modo di funzionare degli esseri umani, sulla necessità del superamento dei modelli cibernetici degli anni 50 e 60 del secolo scorso. Alcuni  MEMI erano giunti a maturazione ed il campo della terapia familiare ne venne sconvolto. Erano gli anni 70 del secolo scorso.
Nei post che seguono prendo in esame quei memi che costituiranno le basi per costruire una nuova tautologia di PRESUPPOSTI. Con quei presupposti si possono ora costruire modelli in grado di comprendere, VALUTARE ed ORIENTARE evoluzione ed apprendimento degli esseri umani e dei sistemi sociali.
DECIDIBILITA' di causa, interpretazione del SIGNIFICATO di un comportamento, omologia con le MAPPE della norma, METRICHE di valutazione e tolleranza nella individuazione delle MAPPE, il concetto di CONTESTO e la sua relazione con il significato di un comportamento, Fini dei comportamenti, etc..., sono  domini nei quali individuare NUOVE STRATEGIE:






A V V E R T E N Z A
Mentre leggi il post potrebbe essere che tale post sia in fase di modifica o di implementazione.





Tutto evolve e diviene. Ne dirò in seguito. Con implicazioni sull'uso del verbo essere!



ECCOTI L'ANTICIPAZIONE DEL TEMA PRINCIPALE DEL BLOG!

Sei consapevole del fatto che il significato di un comportamento 
E' ASSENTE SE PRIVATO DEL CONTESTO?

Sai che il significato attribuito da un osservatore di un comportamento
DIPENDE
dallo stato e dalla organizzazione interni  dell'osservatore?
Sai che il modello di feedback è inapplicabile ai comportamenti umani?

Quali strumenti linguistici, quale comunicazione non verbale e quali strategie possono
aiutarci a CAMBIARE lo stato e LE CONVINZIONI
e fare in modo che le LEGGI VENGANO RISPETTATE da tutti?

Seguimi sul blog!
Fra qualche giorno torna a trovarmi e ti svelerò

"Leaders della Magistratura: Il Segreto di un Nuovo Ruolo del Magistrato nella Società Civile"

Vincenzo Pasino
20100605.0

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